Li abbiamo visti un po’ ovunque sul web. Si trovano su siti internet aziendali, portali e-commerce, social network. I breadcrumbs (o “briciole di pane”) prendono spunto dalla fiaba di Hansel e Gretel, in cui i due fratelli, abbandonati nel bosco, usano delle briciole di pane per ritrovare la strada di casa.
Analogamente i breadcrumbs sono un sistema di navigazione, che si affianca alla normale alberatura del sito web, per aiutare l’utente a non perdersi e seguire un percorso ben preciso. Gli elementi che appaiono nei breadcrumbs riflettono l’organizzazione logica del sito web e, attraverso appositi collegamenti ipertestuali, permettono di muoversi attraverso i livelli gerarchici predefiniti.
Primariamente sono nati come un supporto all’utente, al fine di migliorare l’esperienza di navigazione. Immaginiamo di trovarci su un grosso portale come Amazon, e cercare un prodotto ben identificato nella nostra mente. Usare i breadcrumbs ci permette di saltare facilmente da una categoria all’altra ed approfondire la ricerca sulla base di una o più caratteristiche specifiche del prodotto.
Tipicamente si presentano sotto forma di menu orizzontale (come nell’ esempio seguente) ma possono anche apparire sotto forma di cartelle.
Alimentari e cura della casa > Caffè, tè e bevande > Caffè > Cialde e capsule di caffè
In secondo luogo possono rappresentare un supporto anche per i motori di ricerca. Quando Google scansiona un sito web a caccia di contenuti incontra almeno due problemi:
Quando utilizziamo i breadcrumbs su un portale complesso rendiamo più semplice la scansione e la comprensione dei contenuti al motore di ricerca. In particolare creiamo una serie di collegamenti tra elementi semanticamente legati tra di loro e definiamo un criterio di classificazione.
Si tratta di una funzionalità che è utile implementare quando il sito web ha una struttura complessa (ad esempio: categorie / sottocategorie / articoli), mentre è inutile quando c’è un unico livello (per chiarire: ad un sito web di una pizzeria con 4 pagine certamente i breadcrumbs non servono).
Vanno posizionati dove è facile trovarli (tipicamente in alto a sinistra) o a fondo pagina prima del footer. In tal modo l’utente potrà ritrovare la strada verso la home o verso la categoria superiore.
Come abbiamo detto, questo strumento di navigazione è utile anche per i motori di ricerca e i breadcrumbs devono essere espressi anche con i dati strutturati. E’ un modo semplice e pratica per dichiarare la struttura del sito web attraverso un markup che ha effetti anche sugli snippet che appaiono nelle pagine con i risultati di ricerca. Per verificare il corretto inserimento è utile usare lo strumento di verifica dei dati strutturati creato da Google.
Apparentemente semplici e banali, i breadcrumbs svolgono alcune funzioni utili ed interessanti. Completano la struttura di navigazione principale, offrendo supporto all’utente e migliorando la comprensione del sito web ai motori di ricerca.
Quando hai la necessità di realizzare un sito web è consigliabile affidarsi a professionisti che conoscano il significato e le potenzialità di ogni elemento di una pagina web. È un fattore chiave per costruire un sito web di successo che permetta a te ed alla tua azienda di trovare nuovi clienti online.
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