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12 Settembre 2016
SEO
Giovanni Villani

Come usare Google Trends per la SEO

Google da sempre mette a disposizione una miriade di strumenti che risultano utili per milioni di utenti nel mondo. Alcuni di questi divengono popolarissimi (Gmail, Chrome, Google Maps) altri sono conosciuti ed utilizzati principalmente da “addetti ai lavori” (Google Search Console, AdWords). Proprio in quest’ultimo gruppo troviamo Google Trends.

 

Come funziona Google Trends

Google Trends è uno strumento gratuito che consente all’utente di esplorare le tendenze espresse nelle ricerche in un dato periodo di tempo. I dati delle ricerche possono essere aggregati in base a diverse variabili:

Area geografica: Per osservare differenti comportamenti di ricerca in diverse zone del mondo o della stessa nazione

Periodo Temporale: Per valutare cambiamenti nel tempo e intuire le tendenze di ricerca future

Categoria merceologica: Per comprendere cosa viene cercato in una determinata nicchia di mercato o cosa viene correlato a quell’insieme di ricerche

Canale di ricerca: Per intuire come variano le ricerche a seconda del canale: ricerca testuale, per immagini, News, shopping, YouTube

Per iniziare qualsiasi analisi è necessario inserire uno più termini di ricerca e consultare i grafici generati sulla base della query e dei parametri prescelti. Da notare che Google Trends non offre volumi ricerca assoluti (cioè il numero esatto di ricerche in un determinato lasso di tempo) ma piuttosto un indice che varia da 0 a 100.

Definiamo ora i principali ambiti di applicazione dello strumento in ottica SEO.

 

Ricerca e selezione di parole chiave

Se, per esempio, avete una agenzia che offre servizi di web marketing (come ad esempio SEO, SEM, SMM, Mail Marketing) potreste trovarvi nella situazione di porvi questa domanda: E’ più probabile che i miei potenziali clienti mi cerchino usando “Web Marketing” o “Digital Marketing”? Dove mi conviene posizionarmi per intercettare una maggiore domanda? Google Trends può risponderci e può mostrarci anche interessanti confronti. Di seguito confrontiamo i due termini impostando Italia e poi Stati Uniti.

Notiamo a che a seconda dell’area geografica otteniamo risposte diametralmente opposte. Se hai una web agency in Italia sceglierai “Web Marketing”, se hai una web agency negli USA sceglierai “Digital Marketing” senza dubbio.

 

Valutazione della stagionalità

E’ piuttosto ovvio che esistono una serie molto vasta di ricerche con una spiccata stagionalità (ad es. “Mercatini di Natale”, “Hotel Rimini”, ecc). Questo tipo di ricerche mostrano delle impennate delle ricerche e dei crolli altrettanto repentini in corrispondenza di determinati periodi dell’anno.

Altri termini di ricerca invece mostrano delle componenti cicliche con una stagionalità meno accentuata. Come sfruttare questa informazione in chiave SEO?

Facciamo un esempio concreto. Supponiamo di gestire il sito web di un cliente che vende serramenti in ambito locale. Verifichiamo l’andamento delle ricerche per i principali prodotti offerti dal cliente. Andiamo a caccia di un andamento ricorrente, di un pattern che si ripete nel tempo, anno dopo anno. Vediamo, ad esempio, che nei mesi di settembre ed ottobre la domanda tende sempre ad essere piuttosto elevata.

Dovendo monitorare il traffico al sito del cliente e valutando i posizionamenti su Google mi troverò a pianificare un’attività SEO. Anziché pianificare i miei sforzi in maniera uniforme potrei decidere di concentrare gli interventi SEO un mese o due prima del picco di ricerche in maniera tale che il sito si trovi a guadagnare posizioni proprio quando la domanda di serramenti è alta. Così facendo il cliente potrebbe avere un maggiore ritorno economico sulla campagna SEO.

Conoscere e, a tratti, prevedere, la stagionalità può diventare una elemento chiave nel successo di una campagna SEO, se debitamente organizzata e pianificata.

 

Monitoraggio popolarità di Brand o personaggi

Di seguito propongo un paio di confronti piuttosto intuitivi. Nel primo il paragone è tra due noti marchi globali, Nike e Adidas, che si contendono il mercato dell’abbigliamento sportivo. Potrebbe essere divertente scoprire se il trend evidenziato in Italia si replica anche negli altri paesi europei. Componendo un quadro di confronto le due multinazionali potrebbero decidere se attivare o meno una campagna promozionale dei propri marchi per attaccare il concorrente o consolidare la propria posizione sul mercato.

Google Trends - confronto

Nel secondo esempio paragono due candidati alle prossime elezioni presidenziali americane, Hilary Clinton e Donald Trump. L’obiettivo è quello di capire in quali stati americani ci sono più persone interessate ad un candidato o all’altro. Di seguito in grafico che mette in evidenza le differenze.

Google Trends - elezioni amaericane

Utilizzare questo strumento in ottica SEO permette comprendere meglio come si comportano i potenziali clienti. Rende più semplice prendere una decisione rispetto all’avvio di una campagna SEO o SEM per consolidare le proprie posizioni rispetto ai concorrenti.

 

Nuove opportunità di posizionamento

Google Trends può anche essere utilizzato per esplorare alcuni argomenti di ricerca a partire da termini semplici. Supponiamo ad esempio di gestire un negozio che vende biciclette. Scriviamo “Bici” nella casella della query. Osservando il pannello delle ricerche correlate noto un paio di termini che attirano la mia attenzione.

Tra le ricerche correlate più frequenti osserviamo la presenza di “bici elettriche” e “bici vintage”. Sul sito web della nostra azienda di bicilette ospitiamo un blog e decidiamo di dedicare i prossimi due post a queste particolari categorie di biciclette, mettendo in evidenza vantaggi e svantaggi dei prodotti, offrendo informazioni all’utente su quali sono i modelli più interessanti.

Di fatto, partiamo dalla domanda dei potenziali clienti per generare un contenuto che genera traffico qualificato.

 

Conclusioni

Google Trends è uno strumento potente ed estremamente versatile. Se usato in maniera corretta può anche essere un supporto valido per prendere decisioni o verificare ipotesi. Il passo successivo è semplice.

Utilizzare Google Trends in combinazione con Google Keyword Planner, strumento in grado di fornire i valori assoluti delle ricerche per un determinato mese, può essere un ulteriore evoluzione.

Come hai potuto vedere Google Trends offre diversi spunti e possibilità di impiego per l’ottimizzazione di un sito web.

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Giovanni Villani
Giovanni Villani
Giovanni Villani

Classe 1977, nato a Pavia, sono titolare dell'agenzia Semantik. Da sempre appassionato di nuove tecnologie, aiuto le piccole medie imprese a scoprire la comunicazione digitale e le sue opportunità.
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